Serata sul tema del ricovero di pazienti con deficit cognitivo e diagnosi di Autismo

Riflessioni sulla Serata tenutasi al Canvetto Luganese il 14 novembre 2019

 

Con gratitudine e commozione mi sono trovata a dare il benvenuto ai relatori e ai partecipanti alla serata organizzata il 14 novembre 2019 presso la sala conferenze del Canvetto Luganese sul tema del Ricovero di persone con deficit cognitivo e disturbi dello spettro autistico, che si è rivelata straordinaria, per i contenuti e il clima partecipativo, tenuto conto della delicatezza e complessità del tema affrontato, nell’ambito della quale i familiari hanno potuto dare voce ai loro dubbi, paure e preoccupazioni, ricevendo ascolto e conforto.

Una serata che rappresenta il frutto di un lungo lavoro svolto nell’ambito di un gruppo costituito da professionisti, psichiatri e operatori sociali, grazie alla disponibilità della Dottoressa Ada Raffaella Colombo, che ha accolto la richiesta di prestare attenzione a un bisogno e una grande preoccupazione di familiari e curanti confrontati con il ricovero di un loro congiunto.

D’altro canto il tema dei ricoveri e delle situazioni di crisi è molto sentito anche dai professionisti che operano nelle strutture per disabili, o nei servizi quali Pro Infirmis, come pure all’Ufficio Invalidi, che con i loro referenti hanno partecipato a questo gruppo di lavoro e alla serata pubblica.

Il tema della sofferenza psichica assume una dimensione drammatica quando si tratta di un figlio, fratello, nipote.

Sofferenza, senso d’impotenza, solitudine, che ho sperimentato personalmente come madre e che ho potuto affrontare soltanto attraverso l’incontro con professionisti capaci di accogliere e comprendere. Che mi hanno accompagnata in un percorso doloroso che si è rivelato arricchente perché abbiamo potuto confrontarci sul sentire e il  capire, sulla esperienza di madre e la conoscenza dei professionisti.

Questa esperienza mi ha spinta a chiedere e ad impegnarmi affinché si potessero creare alleanze nell’intento di condividere e affrontare insieme situazioni di sofferenza a beneficio di altri genitori confrontati con questo problema.

Sono molto grata alla dottoressa Colombo e a tutti i professionisti che si sono impegnati per cercare delle risposte sempre più soddisfacenti, sino a giungere alla creazione di un documento, le Raccomandazioni, per affrontare i momenti di crisi e il ricovero.

Sono anche fiduciosa del cambiamento in atto grazie a questa apertura, del quale ho già visto i frutti, quando quest’estate abbiamo potuto accogliere alla vacanza asi un padre con suo figlio ricoverato in CPC grazie ad un accompagnamento e al sostegno da parte dei curanti e dei servizi sul territorio. Aiutandoci come famiglie in un momento tanto delicato e doloroso, abbiamo vissuto un’esperienza intensa che ci ha aiutati a far emergere le nostre potenzialità e a rafforzare i nostri rapporti consapevoli dell’importanza di AiutarsiStandoInsieme.

Come familiari e come associazione abbiamo bisogno di condividere, unire le nostre risorse e per questo sono estremamente grata ad atgabbes e a Pro Infirmis, che, con la Fondazione ARES, si sono resi disponibile a sostenerci.

Desidero ringraziare anche l’ufficio Invalidi, che purtroppo non ha potuto essere presente questa serata, ma che ha dimostrato tutta la sensibilità e disponibilità a rispondere ai bisogni emergenti.

 

Patrizia Berger

Presidente asi