Serata ricoveri CPC – 24 novembre 2021
Ringraziamenti e Riflessioni sulla Serata tenutasi il 24 novembre 2021
Con gratitudine e soddisfazione, dopo 5 anni di lavoro unendo esperienze, saperi e sguardi diversi, il gruppo di lavoro costituito da professionisti della cura, associazioni di familiari e l’ufficio Invalidi sul tema del Ricovero di persone con deficit cognitivo e disturbi dello spettro autistico, è stato possibile organizzare una sera per informare in merito alle Raccomandazioni elaborate nell’intento di offrire indicazioni di buona prassi per affrontare situazioni che richiedono un ricovero.
La serata, si è rivelata straordinaria, per i contenuti e il clima partecipativo soprattutto tenuto conto della delicatezza e complessità del tema affrontato.
Un tema, quello della sofferenza di un figlio, fratello che non riesce ad esprimersi, che spesso viene taciuto, perché è difficile trovare le parole per parlare del dolore dell’anima, del senso di smarrimento e spesso di fallimento che si prova come familiare e come curanti, quando ci si trova di fronte a una crisi, a comportamenti che non riusciamo a comprendere nonostante tutti gli sforzi messi in atto.
Un tema che è stato affrontato con estrema delicatezza e sensibilità da parte della relatrice, la Dr. Med. Raffaella Ada Colombo, direttrice della Clinica psichiatrica cantonale.
Nell’ambito della serata si è anche parlato di adultità, di progetti di sviluppo delle autonomie, che nonostante i limiti e le difficoltà devono essere costantemente adeguati alle diverse fasi della vita e alle circostanze, ma soprattutto tenendo conto delle caratteristiche individuali, della storia familiare e del contesto sociale, nel rispetto del diritto all’autodeterminazione.
Proprio per poter affrontare percorsi tanto complessi quanto difficili, fondamentale è il ruolo della rete composta da professionisti e familiari, che, in caso di crisi, di un ricovero, necessitano di un “coordinatore”; figura questa ritenuta fondamentale nelle raccomandazioni presentate, proprio per un efficace lavoro da parte di tutte le parti coinvolte e per un corretto passaggio delle informazioni all’equipe medica.
Ci sono parole che hanno un significato e un’importanza fondamentale all’interno di una rete: ascolto, fiducia, rispetto, collaborazione, condivisione e soprattutto prevenzione, pre-segnalazione per evitare dove possibile interventi in emergenza.
È con questo nuovo sguardo che si è percepito il desiderio di tutti i presenti di intensificare il dialogo per sviluppare quello che possiamo definire un processo culturale che sarà importante alimentare, per affrontare o meglio prevenire le situazioni di crisi e i ricoveri di persone con una diagnosi complessa come quella del disturbo dello spettro autistico con deficit cognitivo e altre comorbidità.
Soggetti che necessitano di accompagnamento individuale e luoghi di cura specifici con punti di riferimento e ruotine atti a contenere il loro disorientamento.