Ringraziamenti

Domenica 19 giugno, presso la  Sala Teatro di Breganzona, è stato presentato il progetto Teatro di Quartiere, promosso dall’associazione asi – Autismo della Svizzera Italiana, in collaborazione con la Fondazione Oltre noi, l’Associazione Archivio Diversità Cognitiva e la Commissione di Quartiere.

Con questo progetto, utilizzando una forma di comunicazione artistica, poetica, quale il teatro, il canto, la scrittura creativa… il verde è come vedere tanti fili corti o grandi che cantano in coro…, attraverso eventi come questo, che favoriscano l’incontro tra le persone, si è voluto sensibilizzare il quartiere sulla condizione dei familiari di persone che vivono la condizione dell’Autismo; una neurodiversità che può suscitare perplessità, preoccupazione, a volte anche paura; che spesso diventa condizione di isolamento.

Un evento promosso da genitori di figli “speciali” con talenti “straordinari” per sensibilizzare sul tema della diversità e della solitudine; condizione, sentimento umano ben espressa nella poesia di Edgar Allan Poe, alla quale fa riferimento il libro “Solo” a cura di Raffaella Tancredi, medico specialista in neuropsichiatria infantile e psichiatria esperta di Autismo, per raccontare l’estrema solitudine in cui spesso le persone autistiche vivono e crescono.

La mente di un bambino autistico ha bisogno, come quella di tutti i bambini, di essere nutrita attraverso la relazione con altre menti. Ma questa relazione non è possibile se le persone che gli stanno accanto non sono informate sul suo modo di funzionare.

Ed ecco perché è così importante raccontare come, grazie all’incontro con persone sensibili e interessate a conoscere questa realtà e ad accompagnarci in questo viaggio di scoperta, abbiamo potuto sperimentare come, nonostante la fatica di ogni giorno, si possano vivere momenti felici.

Malgrado il caldo torrido, le oltre 50 persone presenti, hanno potuto condividere l’esperienza fatta con il progetto Teatro di Quartiere, ricca di emozioni. Emozioni che i protagonisti, con le loro poesie, danze, espressioni artistiche, suscitate dalla loro sensibilità e purezza, hanno coinvolto il pubblico, sino alla commozione, avvicinandolo a questo mondo misterioso e affascinante al tempo stesso.

Vorremmo ringraziare tutte le persone che hanno accolto l’invito e per ogni gesto, parola gentile, sorriso che ci ha fatto sentire meno soli.

Un grazie speciale al gruppo Volontari di Breganzona, alla Commissione di Quartiere e al Comune di Lugano per averci concesso l’uso del Centro Brega per promuovere eventi come questo.

Siamo particolarmente grati al regista René Fourés e al cantante Alex Gasparotto che hanno accolto la sfida di portare sul palco familiari, operatori sociali e “artisti speciali” accompagnandoli affinché potessero esprimere le loro emozioni, le loro potenzialità e soprattutto condividere un’esperienza straordinaria.